mercoledì 2 gennaio 2019

Non sottovalutate Pistoia!


Questa chiesa si chiama San Giovanni Fuorcivitas, ma in realtà è pieno centro storico.
La sua particolarità è la fiancata bianco-verde, perché il portale d'ingresso è posto lì, invece che sulla facciata.
L'interno è interessantissimo... peccato per il sacerdote che, subito dopo la Messa, chiude la chiesa e spegne le luci proprio mentre sono intenta ad ammirare un polittico di Taddeo Gaddi!


Piazza della Sala, insieme a Piazza degli Ortaggi, costituisce il cuore della movida pistoiese, per non parlare delle numerose trattorie che sprigionano profumini invitanti. Il pozzetto con il leoncino è da non perdere. Pistoia è piena di sculture (sui portali delle chiese, sulle colonne ecc.), nelle quali vi sono leoni che addentano delle prede (agnelli, conigli oppure uomini), ma il simbolo della città è l'orso.


Piazza del Duomo è ricchissima di palazzi e monumenti, anche di reminiscenza romana (vedi la torre di Catilina) che nascondono inestimabili tesori: è doveroso sbirciare nel cortile  del Palazzo del Tribunale per scorgere dei notevolissimi affreschi.


Qui, a ogni buon conto, tutto sa di Medioevo e rivela l'impronta scultorea di Pisano: basti pensare al portale del Battistero, a dire il vero più bello all'esterno che internamente. Molto meglio il Duomo! Non solo per la facciata, in cui è presente lo "zampino" di Della Robbia, ma anche per l'interno, pieno di allusioni letterarie:  qui è sepolto lo stilnovista Cino da Pistoia e l'altare è quello che fu oggetto delle scellerate ruberie di Vanni Fucci, condannato tra i ladri più spietati nell'Inferno dantesco. E, non lo dimentichiamo, il Duomo è dedicato a San Zeno, ma ogni cosa parla di San Giacomo (lo stesso del Cammino di Santiago de Compostela!): una cappella conserva una sua preziosa reliquia.



A Pistoia si mangia divinamente: "Buono di nulla", "La bottegaia", "Gargantuà" e altri innumerevoli ristoranti, osterie, trattorie, propongono piatti della tradizione toscana... da leccarsi i baffi. Quello che ho preferito (nella foto) è stato un primo: pappardelle al ragù di lepre. Ma anche le zuppe di legumi, i crostoni, i taglieri e i dolci... non scherzano!




Dopo mangiato si può andare direttamente all'ospedale! L'Ospedale del Ceppo presenta, sulla facciata, il ciclo di Della Robbia dedicato alle opere di misericordia, variopinto e, devo dire, modernissimo se si considera l'epoca (rinascimentale) in cui è stato realizzato. All'interno c'è un bel museo sulla storia della sanità.


Merita una visita accurata anche la chiesa di S. Andrea, soprattutto per il celebre pulpito di Pisano. Anche qui, però, il prete ha fretta di chiudere la chiesa dopo la Messa.


Pistoia non è solo questo ovviamente... tutta da scoprire anche by night, per l'atmosfera vivace e calda che vi si respira.


Poi, se proprio ci si vuole rilassare, basta fare un salto alle Terme. Io ho provato la Grotta Giusti a Monsummano e sono rimasta soddisfatta. Stare a mollo nell'acqua calda, nella cornice delle colline toscane è sempre un'esperienza simpatica, anche in pieno inverno (l'ultimo giorno dell'anno). I prezzi, però, non sono proprio bassi...


Insomma, il riconoscimento di capitale della cultura europea del 2017... direi che è stato assolutamente meritato!