lunedì 25 giugno 2018

Villa Taranto


salpando verso Villa Taranto!





ecco un locus amoenus degno di suggestioni letterarie...














mercoledì 20 giugno 2018

Acque pensose, lacrime appese e specchi che deformano le immagini


Così saremo noi
fanciulli stupiti
sorpresi incuranti
dell'addio
delle lacrime in punta di piedi
per non cessare mai
di spartire
il principio di ogni ricordo
docili ai comandi del cuore
ribelli alla fine
al momento dell'addio
e alle lacrime appese al tempo.

Fabiana Sarcuno


La scuola è un mondo in miniatura. Dovrebbe essere uno specchio della realtà, solo che a volte deforma le immagini.
da "Il diario di Edo"



"C'è qualcuno?" domandò il giovane con aria diffidente.
"Qualcuno" rispose Eco.
"Perché non ti fai vedere? Vieni fuori!" comandò Narciso, sempre più spazientito.
"Fuori!" fece la ninfa, che prontamente uscì dal cespuglio, dirigendosi a braccia aperte verso l'aggraziatissimo fanciullo.
"Non ti azzardare" disse Narciso, scostandosi, "come ti permetti di abbracciarmi?"
"Di abbracciarmi" ripeté sommessamente Eco, con le lacrime agli occhi per la cocente delusione.
(da "Mitica Grecia" di Fabiana Sarcuno)


Non dire nulla.
Dubbi sono i pensieri
e nebbia la verità.
Non ti resta che ascoltare
perdutamente
il quieto mormorio
di queste acque pensose,
confortate dalla sera,
cuore privo di assalti,
e io seguiterò a vergare carte
delle mie trepide illusioni
a brandire spade per te
nei giorni fugaci.
Taci.

da "Ancora tenterò la mia lira"
di Fabiana Sarcuno


martedì 5 giugno 2018

"travel" a Matera


"è proprio vero: ogni viaggio porta con sé un travaglio, infatti gli inglesi ci hanno preso di brutto inventando la parola travel, che contiene in sé tutta l'inquietudine che provo mentre sono lontano da casa e dalle persone che amo, irraggiungibile persino a me stesso."
da "alle olimpiadi di grammatica" di Fabiana Sarcuno



"Viaggiate, viaggiate pure. Anche solo con la mente. E perdetevi ogni tanto. Perché è bello perdersi, le persone che non si perdono mai... non sanno che cosa si perdono! Ma non dimenticate mai chi siete e che cosa siete chiamati a compiere"
da "Il diario di Edo" di Fabiana Sarcuno



"In generale la scuola sarebbe anche bella se non fosse piena di donnacce e talvolta anche uomini che esercitano il mestiere più antico del mondo: sto parlando degli insegnanti."
(da "Il diario di Edo" di Fabiana Sarcuno)