domenica 27 maggio 2012

FILOSOFIA DEL VIAGGIO

FILOSOFIA DEL VIAGGIO
Poetica della geografia
Di Michel Onfray

Non scegliamo affatto i luoghi da noi prediletti, ma siamo da loro invocati.

Sognare un luogo permette più di ritrovarlo che di trovarlo. Ogni viaggio vela e disvela una reminiscenza.

Il viaggio intima il pieno funzionamento dei sensi.


Che dire di questo libro? mah, a parte qualche bella frase ad effetto disseminata nei vari capitoli e sparuti spunti di riflessione sul senso del vagare che non guastano mai, tutto il resto è un po' scontato. Sa di già visto, già sentito e poco vissuto. Senza nulla togliere all'affascinante sottotitolo (poetica della geografia, perché anche questa disciplina ha un non so che di evocativo!) e ad alcuni passaggi dell'autore fin troppo ripetitivi, credo che la filosofia del viaggio sia qualcosa di più.
Un buon libro è quello che ti fa sbagliare fermata dell'autobus, e io in questi giorni non ho mai avuto il piacere di ritrovarmi al capolinea della MM2...

Nessun commento: