Alla conquista di Trento e dintorni, cominciando da Rovereto
con i suoi luoghi di deperiana memoria
ma soprattutto, quando si parla di Memoria, è doverosa una tappa al Museo della Guerra. Questa è l'uniforme del generale Cadorna. |
Trento, da Tridentum, ci accoglie con la fontana del Nettuno e un centro storico che sembra un salotto, colmo di eleganza e richiami architettonici legati a periodi storici diversi.
Si passa in un attimo dalla raffinatezza asburgica al gotico della Cattedrale, ricca di elementi simbolici e suggestivi, come la Ruota della Fortuna.
A proposito di epoche lontane, a Trento si è fatta la storia, anche della Chiesa. Ecco il Castello del Buonconsiglio (originariamente del Malconsiglio), in cui si svolse il Concilio di Trento.
La parte più interessante è di sicuro la torre dell'Aquila (che guarda la città di Aquileia), con il ciclo dei Mesi.
Tornando alla storia più recente e alla Grande Guerra, è possibile affrontare il sentiero delle trincee Naja di Grom grazie all'impareggiabile lavoro dei volontari alpini, che hanno reso praticabili queste zone, aprendole ai visitatori.
Non resta che percorrerle in silenzio e con profondo rispetto per i soldati che qui lottarono e persero la vita, ripensando ai versi di Ungaretti: si sta/ come d'autunno/ sugli alberi/ le foglie.
Ben diversa l'atmosfera che si respira a Sirmione, con il suo caratteristico castello scaligero, i benefici delle acque sulfuree e tante viuzze brulicanti di turisti tedeschi.
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