giovedì 9 agosto 2012

Venosa: non solo Orazio








La storia di Venosa inizia da lontano, molto lontano... e non posso certamente raccontarla tutta nelle poche righe di questo blog!
Stiamo parlando infatti di uno dei paesi più ricchi della regione, per non dire d'Italia, dal punto di vista artistico, storico, letterario...
Venosa, infatti, è innanzitutto la patria del poeta latino Quinto Orazio Flacco: tra le viuzze del centro storico infatti è possibile visitare la casa che appartenne all'autore, anche se non è sicuro al cento per cento che quella fosse la sua dimora, perciò è detta "la supposta casa di Orazio", per gli amici semplicemente... "la supposta!"
Non solo Orazio: Venosa ha dato i Natali anche al figlio di Federico II, Manfredi (biondo era e bello... ricorda Dante) e ad altri poeti, come per esempio il petrarchista Luigi Tansillo.
Dato che qui la vita fiorì a partire dal Paleolitico, da visitare... c'è tantissimo!

Per esempio la Chiesa della SS. Trinità, detta anche "Incompiuta", in stile paleocristiano, con le tombe del re normanno Roberto il Guiscardo e di sua moglie, antichissimi affreschi e mosaici di inestimabile valore.
Attenzione al custode, quello che è in possesso delle chiavi della chiesa... è veramente fuori di testa!
Fuori dalla Trinità merita una visita anche il parco archeologico, per rendersi conto di come fosse l'archittettura classica di Venusia.


All'interno del centro storico, oltre a passeggiare tra vicoli minuscoli, ammirare monumenti di età romana e medievale, come la fontana angioina, entrare nella Cattedrale in stile gotico, ci si imbatte nel Castello Ducale, fatto costruire nel Quattrocento dal duca Pirro del Balzo. Interessante il museo al suo interno, peccato invece per le Catacombe, che è praticamente impossibile visitare, dato che è necessario un permesso del Soprintendente ai Beni Culturali... ma prima o poi ce la farò!

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