martedì 17 luglio 2012

I soliti marateoti (parte ottava)

A parte la spiaggia di Fiumicello con le sue adorabili correnti gelide, lo stabilimento balneare delle "Pergole" e compagnia bella, mi stavo chiedendo che cosa si potrebbe visitare a Maratea.
Ho già parlato di Marina e del Macarro; ora vediamo di aggiungere qualche altra meta interessante da scoprire:
  • Acquafredda... ma sicuramente meno fredda rispetto a Fiumicello, più che altro dovrebbero chiamarla "Acquaprofonda"!
  • La Spiaggia Nera...  non mi stancherò mai di ripeterlo, attenzione a non scottarvi i piedi!!
  • La Secca... non vedo l'ora di andarci per descriverla e immortalarla!                                                         
 Andiamo avanti...
Per chi ama visitare antichi anfratti, spelonche colme di mistero, stalattiti e stalagmiti, c'è la Grotta delle Meraviglie, un posto niente male da alternare alla vita da spiaggia.

Ho dimenticato qualcosa? Direi proprio di sì, visto che non ho ancora menzionato il simbolo di Maratea, anzi l'emblema del Golfo di Policastro, il monumento che domina la costa e allo stesso la benedice... grazie al quale ci sentiamo... in Brasile!

Sto parlando ovviamente della statua del Cristo Redentore, posta sulla sommità della collina e seconda per dimensioni solo al suo "gemello" di Rio de Janeiro.

Fu edificata da un certo conte Rivetti, del quale infatti assume le fattezze (così dicono i marateoti). Eccola!

C'è solo un problema: per visitare questo monumento, che volge le spalle al mare e offre le sue preghiere agli abitanti di queste terre aspre bisogna fare molta strada, affrontando numerosi tornanti, superando il grand hotel "Pianeta Maratea" e giungendo in un posto dove bisogna lasciare l'auto.
Da lì si prosegue con gli appositi pulmini su una strada ancora più impervia e fin troppo panoramica. Un consiglio: non guardate giù e tenetevi forti, perché la guida degli autisti è molto sportiva!
Finalmente, una volta giunti in cima, è possibile ammirare la chiesa di San Biagio nonché la statua del Redentore.




Un'ultima cosa: dato che abbiamo parlato, qualche giorno fa, di specialità culinarie e dolci...

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